I piani di lavoro delle cucine: quelli in legno

Quello dei piani di lavoro delle cucine è un argomento complesso e sempre in continua evoluzione, anche quando parliamo solo di legno, che di norma non cambia.
Si utilizzano ancora gli stessi materiali di base di 5, 10 o 20 anni fa, ma si sono aggiunte delle nuove lavorazioni che hanno comportato nuovi tipi piani di lavoro (o top) per le cucine.Sì, i materiali di base sono sempre  gli stessi: legno, pietra, acciaio e vetro. Adesso ci vogliamo soffermare a parlare dei piani di lavoro di legno.

I piani di lavoro in legno massello

Il legno massello è una scelta popolare nel nord Europa, ma sta ritornando di gran moda soprattutto per coloro che hanno un’occhio di riguardo per l’ambiente o che hanno una casa in campagna da arredare. I piani di lavoro in legno vengono ovviamente trattati e  accuratamente oliati per renderli resistenti all’acqua. Il legno è un materiale vivo, si muove naturalmente con umidità e calore, per questo il piano di lavoro va montato da esperti.

I piani di lavoro in legno sono belli e il trattamento ad olio ne sottolinea la lucentezza e la venatura del legno, per questo devono essere periodicamente oliati. Si possono danneggiare con detersivi o acidi e non possono sopportare pentole troppo calde.
Sicuramente è costoso e non è una scelta consigliata dai produttori di cucine (almeno quelle italiane), perché richiede la disponibilità del materiale, che non è mai di serie.

I piani di lavoro in laminato

Ci sono tanti termini utilizzati dai cucinieri e dai venditori di cucine per proporre i piani di lavoro in laminato, in base allo specifico trattamento esterno o alla pressione con la quale è stato realizzato.
Per questo cambiano anche le caratteristiche e i prezzi. La base della tecnica di laminazione è quella costituita da diversi strati di carta e colla che vengono premuti insieme sotto molta pressione e ad alta temperatura, su dei pannelli di truciolare o mdf; quella che una volta si chiamava anche formica.

Piano di lavoro cucina in laminato
Piano di lavoro in laminato

C’è una ampia scelta di colori e sfumature che spesso lo fanno sembrare anche legno massello  o marmo.
E’ una soluzione pratica e conveniente, che non prevede particolari manutenzioni e che è resistente all’acqua come tutti i top: dipende da come viene montato.

Hpl, cpl, chpl, laminato, laminato plastico, similmarmo … sono solo nomi legati alla differente lavorazione  del laminato, che ne conferisce resistenza e prezzo diversi.

I piani di lavoro in Fenix

Negli ultimissimi anni, da una ricerca italiana è stato proposto anche un nuovo materiale per i piani di lavoro: il Fenix, o laminato Fenix NTM. Viene definito anche come il nuovo rivoluzionario materiale in resina termoplastica, che si auto-ripara grazie all’utilizzo della nanotecnologia applicata.

Si tratta sempre di un laminato, però in questo caso la cui parte esterna è molto particolare grazie all’uso delle resine termoplastiche di ultima generazione. Se si riscaldata anche con un phon o appoggiando sul piano di lavoro una pentola calda, questo è in grado di far scomparire e richiudere i graffi del top.
Ha una superficie affascinante da toccare, quasi morbido, è anti-impronta, antistatico e idrorepellente, con una bassa riflessione della luce che lo fa sembrare opaco.

Cucina Fenix
Piano di lavoro e cucina in fenix

Una bella innovazione e non dovete farvi ingannare, perché i costi non sono assolutamente alti e sono pressoché uguali ai migliori tipi di laminato tradizionale.

Un materiale pensato per i piani di lavoro delle cucine, ma in realtà utilizzabile anche per l’intera cucina. Ormai sono tante le marche di cucine in Italia che lo stanno utilizzando, quindi senza fare pubblicità a qualcuno, sarà facile che vi venga proposto.