Molti sostengono che bastano gli accessori giusti per fare di un arredamento antico qualcosa di moderno e innovativo. Ma è sempre vero? Ho visto cose strane e accozzaglie di stili diversi che vorrebbero testimoniare questa ormai certezza di tutti.
C’è chi non ama il mix di tendenze, chi ne fa un cult della propria casa. Il miscuglio invece è un’altra cosa; spesso si mescola il moderno e tecnologico con qualcosa di etnico ed esotico, che è diverso dall’essere antico.
Per me l’arredamento antico è un mobile originale del ‘700, nello stile “europeo” che ci contraddistingue, quindi un pezzo di legno massello in stile italiano, francese o inglese … magari con la ferramenta originale, non una copia fatta in Cina e venduta nei centri commerciali.
Un pezzo di arredamento antico è qualcosa che trovo da un antiquario serio, magari una poltrona di legno con seduta in tessuto (rifatto ovviamente). Il tavolo in legno d’ulivo fatto in stile thailandese è un’altra cosa…quello è arredamento etnico, cioè tipico di un’altra etnia (africana, asiatica ecc).
Se a questo arredo antico ci metto insieme una libreria moderna in acciaio, come ad esempio la libreria “Boxter“ di Cattelan, forse potrebbe anche starci bene.
Sorge il dubbio? Ma cosa distingue l’arredo dall’accessorio? ma questo sarà un altro post.
Un altro esempio? Credenza dei primi del 1800 con scatola acciaio, l’accessorio moderno. Un tavolo ovalino in noce con decorazioni tinteggiate (forse della prima metà ‘900) e delle sedute rivestite in tessuto, il tutto su pavimento legno listelli chiari.
Antico e moderno vanno ben ponderati, non basta acquistare solo degli accessori per modernizzare un mobile antico, ci vuole gusto, scelta e abbinamenti dei colori, come sempre ..